Relazione su invito
Intrecci di conoscenze storico-astronomiche sulla Luna di Giambattista Riccioli.
Zanini V.
La selenografia presentata da Giambattista Riccioli (1598-1671) nel suo Almagestum novum, a metà del XVII secolo, divenne nel tempo il riferimento della nomenclatura lunare. Il criterio di associare i nomi di celebri astronomi antichi e moderni alle varie macchie lunari fu scelto infatti anche dall'Unione Astronomica Internazionale, nel 1932, come base di una toponomastica lunare condivisa a livello internazionale. La mappa lunare del Riccioli, inoltre, è ancora oggi importante perché i nomi in essa contenuti ci danno indicazioni rispetto ai protagonisti della scienza astronomica nel Seicento. Il Riccioli, infatti, collocò sulla superficie lunare solo studiosi di astronomia o di astrologia genetliaca che avessero offerto un efficace contributo all'avanzamento delle conoscenze astronomiche, il lavoro dei quali fu da egli stesso utilizzato per redigere il suo $Almagestum$. Gli scienziati da lui collocati sulla Luna appartengono a tutte le epoche della storia umana, quindi ci raccontano sia quale fosse la cultura storico-astronomica del Seicento, sia qual era la rete di rapporti scientifici che Riccioli aveva intessuto con i suoi contemporanei.