Relazione generale

Il futuro dell'osservazione del cielo.

Zerbi F.M.
  Martedì 12/09   14:30 - 15:10   Aula P1   III - Astrofisica   Presentazione
Per comprendere l'universo e i meccanismi che lo governano non possiamo che muovere dalle osservazioni, ovvero dalla raccolta del massimo numero di messaggeri (fotoni, neutrini, onde gravitazionali) e dalla determinazione sempre più dettagliata dalle loro caratteristiche (energia, direzione di provenienza). Nei quattrocento anni dalla scoperta dei satelliti di Giove da parte di Galileo la tecnologia ha esercitato un ruolo centrale nell'affinare la capacità dell'uomo di osservare e comprendere l'Universo. Telescopi sempre più grandi e con strumentazione sempre più raffinata hanno consentito progressi inauditi nella conoscenza. Nel corso delle ultime decadi l'avvento della Radioastronomia e del volo spaziale, con la possibilità di porre rivelatori per alte energie fuori dall'atmosfera che le scherma, ha allargato lo spettro delle osservabili dando origine alla astrofisica multifrequenza. Recentissimamente il progresso nella rivelazione dei neutrini di origine cosmica e delle onde gravitazionali ha evoluto l'astrofisica multifrequenza nell'astrofisica multi-messaggero promettendo per le prossime decadi ulteriori scoperte di grande interesse. In questo contributo passeremo in rassegna le maggiori infrastrutture per la ricerca astrofisica da terra e da spazio, correntemente in esercizio o in costruzione. Discuteremo del razionale scientifico per la loro costruzione e della scienza che verrà presumibilmente resa possibile dal loro uso e dalle loro sinergie.