Relazione su invito
Metodi biofisici per indagare processi molecolari coinvolti nel morbo di Alzheimer.
Ortore M.G., Vilasi S., Spinozzi F., Mariani P.
Lo studio dell'aggregazione di proteine in forma di fibre amiloidi ha coinvolto una notevole parte della comunità scientifica negli ultimi decenni. L'ipotesi della cascata amiloide, legata al morbo di Alzheimer, ci ha indotti a credere che trovare molecole, naturali o sintetiche, che potessero interferire con questo processo, potesse portare ad una cura per questa terribile patologia. In questo intervento parlerò dei risultati più importanti raggiunti in questo ambito grazie ad approcci biofisici che utilizzano tecniche di diffusione di raggi X a piccolo angolo mediante luce di sincrotrone: dal monitoraggio temporale dell'aggregazione con una risoluzione al millisecondo, all'utilizzo di molecole ingegnerizzate per penetrare nella barriera ematoencefalica, sino alla determinazione della risposta dinamica di membrane modello all'azione di chaperonine abili a reclutare oligomeri tossici. La caratterizzazione biofisica di questi processi si lega oggi anche allo sfruttamento di altre potenzialità delle fibre amiloidi, quali possibili sistemi per la sensoristica e il drug-delivery.